In seguito ad un decesso sono numerose le pratiche da realizzare per ottenere il passaggio dei beni ai successori. La Successione comporta la redazione di moduli, visure e volture catastali, il calcolo di valori del patrimonio, il pagamento di imposte, la giusta attribuzione delle quote di successione, e tutta una serie di adempimenti che spesso fanno entrare gli eredi in una fase di pesante stress. Vediamo se riusciamo ad alleviarvi qualche preoccupazione con questa nostra prima analisi…

Cos’è la successione?

Come noto, la successione è un evento mediante il quale uno o più soggetti subentrano in tutti i rapporti giuridici di un altro soggetto. Tale figura giuridica riguarda ovviamente anche i beni immobili, che – introdotti attraverso un’apposita dichiarazione di successione – possono subire una rapida variazione di titolarità giuridica in capo ad un’altra persona.

Quali sono le imposte sulle successioni?

In seguito all’approvazione del d.l. 262/2006, sull’operazione di successione vigono alcune imposte, percepite nella misura del 4% in caso di successione nei confronti del coniuge e dei parenti in linea retta, con franchigia di un milione di euro per erede; del 6% nell’ipotesi di successione nei confronti degli altri parenti fino al quarto grado e degli affini in linea retta, o degli affini in linea collaterale fino al terzo grado, con franchigia di 100 mila euro per fratelli e sorelle; dell’8% nell’ipotesi di successione nei confronti di altri soggetti.

Nel caso riguardante la successione degli immobili, sono applicate altresì imposte ipotecarie e catastali, con un’aliquota rispettivamente pari al 2% e all’1% nel caso di seconda casa, o in misura fissa pari a 168 euro ciascuna, in caso di prima casa.

Ma su che valore si calcolano?

Rimane ora da chiarire su che importo vadano calcolate le aliquote di cui sopra. La percentuale è infatti imposta su una base imponibile che, per gli immobili, è pari al valore catastale. Occorre pertanto evidenziare in ultimo come si possa determinare il valore catastale. Nell’ipotesi più frequente, in cui si ereditino prime case e relative pertinenze, il valore catastale è pari alla rendita catastale rivalutata, con aggiunta del 5%, moltiplicata per 110. Il moltiplicatore varia nella altre ipotesi, fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A e C ad esclusione delle categorie A/10 e C/1 = 120; fabbricati appartenenti al gruppo catastale B = 140; fabbricati delle categorie A/10 e D = 60; fabbricati delle categorie C/1 e E = 40,8. Per quanto concerne i terreni non edificabili, il moltiplicatore è pari a 90, e viene applicato sul reddito dominicale, con aggiunta del 25%.

Qual è la documentazione necessaria per eseguire una dichiarazione di successione?

A seconda dei beni posseduti dal de cuius cambierà la documentazione da allegare alla pratica di successione, comunque possiamo ricapitolare uno dei casi più comuni, in cui sarà necessario presentare:

  • Certificato di morte, che dal 1 gennaio 2012 è sostituibile da un’autocertificazione degli eredi;
  • Certificato di stato di famiglia, anch’esso sostituibile da un’autocertificazione degli eredi;
  • Certificato di destinazione urbanistica (CDU) per i terreni;
  • Visure catastali, che è possibile autocertificare ma si consiglia di allegare in copia;
  • Testamento, se presente;
  • Certificati di consistenza patrimoniali rilasciati dagli istituti di credito, qualora vi siano conti correnti, azioni, titoli, ecc…

E quali sono le prassi da svolgere e con quali tempistiche?

Per prima cosa è necessario reperire tutta la documentazione che dovrà poi essere allegata alla dichiarazione di successione, visure, documentazione banca, ecc… Poi entro, 12 mesi dalla data di morte, bisognerà presentare la dichiarazione presso l’Agenzia delle Entrate di competenza, che dipenderà dall’ultima residenza del de cuius. In seguito, entro 30 giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione, sarà necessario eseguire le volture catastali, una per ogni tipologia di bene (Fabbricato o Terreni) ed una per ogni conservatoria di appartenenza dei beni.

Se volete avere un solo interlocutore per tutte le attività inerenti la successione, se volete evitare errori nella presentazione della documentazione e nelle dichiarazioni, se avete necessità di un aiuto per sistemare dichiarazioni di successione errate…

Non esitate a rivolgervi al nostro studio tecnico, potremmo seguirvi e consigliarvi al meglio nel passaggio dei beni attraverso la successione ereditaria, grazie all’insieme di figure tecniche da noi presenti!

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