Il riuso edilizio è uno dei caratteri profondi del costruire italiano, è legato a un’intelligenza profonda e popolare che non consuma risorse ma che le ripensa con curiosità e amore. Al giorno d’oggi costruire nuovi edifici è una pratica anti-ecologica mentre recuperare, ricostruire, riciclare, riadattare, sono pratiche valide e assolutamente compatibili.

Il riuso è una pratica molto antica, quando un architetto interviene su una preesistenza è consapevole di innestarsi in un continuum e sa anche che il proprio progetto non sarà né il primo né l’ultimo su quell’opera. L’architettura, diventa così la rivelazione della la propria storia, valorizzata dal riuso e dalla conservazione, e in cui frammenti dell’antico sono parte fondamentale di una composizione contemporanea. L’edificio nel XXI secolo non viene visto più come opera del passato da conservare ma viene visto in un eterno presente costretto quindi a conformarsi ai gusti del tempo.

Il riuso edilizio al giorno d’oggi è un’opportunità, molto spesso si è in possesso di edifici molto degradati inutilizzati, ed è da questi che si deve ripartire per avere uno sviluppo sostenibile della città. Le attuali condizioni di crisi ambientale ed economica, inoltre, inducono a ripensare lo sviluppo urbano orientando il progetto contemporaneo verso strategie di riuso, reinterpretando una pratica già sperimentata nell’antichità.

Entrando nel dettaglio delle pratiche progettuali il progetto di riuso edilizio interviene per contrastare l’obsolescenza dell’edificio o lo stato di abbandono determinato dalla dismissione della funzione.
Le aree interessate dove noi interveniamo maggiormente sono sia quelle marginali sia quelle del centro storico.

Nelle zone periferiche in particolare si tratta principalmente di ex-edifici industriali dismessi o vecchi laboratori artigianali: in questo caso, il riuso edilizio rappresenta uno strumento per riguadagnare alla città luoghi che nascevano, per la loro originaria funzione, separati e confinati da essa ridonandoli così alla collettività.

Nei centri storici invece, il riuso riguarda soprattutto gli edifici specialistici come monasteri, palazzi nobiliari, carceri, chiese collocati in aree già urbanizzate e collegate. Il riuso prevede la trasformazione della destinazione d’uso originaria garantendo comunque tutti gli standard necessari per la nuova funzione che si va a costituire. Molte delle aziende di moda hanno avviato questa pratica realizzando i loro atelier e negozi di vendita riutilizzando vecchi edifici dismessi. La nostra esperienza nel settore potrà realizzare ogni vostra decisione seguendo anche tutto l’iter complesso dietro questa progettazione.

La vera sfida del recupero edilizio che il nostro studio persegue, è quella di raggiungere un’alta qualità del progetto raccogliendo i valori presenti, rispettando esigenze funzionali e prestazionali, e individuando nella normativa non solo i vincoli, ma anche indirizzi e proposte di intervento. Per garantire il riuso degli edifici, spesso è necessaria la realizzazione di nuove parti architettoniche, che assicurino un adeguamento funzionale dell’opera.

 

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