La bioarchitettura è quella branca dell’architettura che mira alla salvaguardia dell’ambiente. Si progettano azioni mirate al contenimento e alla riduzione degli impatti sull’ambiente, per ridurre gli sprechi e rendere le nostre case più confortevoli.
Questo può essere fatto utilizzando materiali e tecnologie eco-sostenibili, che permettono anche di risparmiare sulle bollette e di vivere meglio.
Il progetto di una casa sostenibile deve essere seguito da esperti nel settore come ingegneri e architetti, per progettare le migliori soluzioni.

Dopo l’esperienza maturata con le costruzioni del XX secolo, si è capito come i materiali usati, attualmente, sono i primi colpevoli d’inquinamento, di danni all’ambiente e di danni all’uomo.

La Bioarchitettura si pone come obbiettivo di superare questi problemi adottando una politica “green” utilizzando quindi energie e tecnologie assolutamente eco-compatibili.

bioarchitettura casa green

Uno dei punti su cui si basa la bioarchitettura è quello della scelta dei materiali.

I materiali vengono valutati secondo vari criteri:

  • Per quanto riguarda i danni all’ambiente, si predilige l’uso di prodotti di origine naturale, facendo molta attenzione al il dispendio energetico che comporta la loro lavorazione.
  • Per quanto riguarda i danni all’uomo, gli elementi costitutivi devono essere valutati in base alla loro radioattività, alla loro emissione di gas, alla loro tossicità e infine alla loro azione sul clima. Un materiale inoltre può avere anche impatto sul benessere psicofisico dell’uomo, i parametri più studiati sono la finitura e il colore.

I materiali bioedili sono di vario genere, e di solito si utilizzano quelli tradizionali che derivano anche dalla tecnologia antica, come l’uso della pietra naturale, del calcestruzzo magro, dei mattoni e del legno. Per gli intonaci, si preferisce l’uso di coesivi in calce idraulica. Inoltre tra i materiali innovativi possiamo elencare il cemento riciclato e il biomattone (canapa e calce).

Per l’isolamento termico vengono utilizzati materiali di origine naturale come lana di roccia, sughero, etc.

La bioarchitettura si estende anche a tutta una serie di lavorazioni ordinarie come la pittura, in cui si predilige l’uso di vernici con dispersioni prive di solventi chimici (al silicato, alla caseina, all’uovo, a tempera, bianco di calce, resine naturali, oli naturali, cere) e la tappezzeria in cui si predilige l’uso di fibre ruvide, tessuto, fibre vegetali, sughero, pelle senza additivi sintetici, carta da parati con carta riciclata e trattamenti naturali.

Dal punto di vista energetico fondamentale è l’utilizzo del sole quale fonte rinnovabile sia attraverso la scelta d’installare un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica sia di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria. Per il riscaldamento e il raffrescamento meglio utilizzare pompe di calore al posto delle tradizionali caldaie o scaldabagni elettrici.

 

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