Se vivi a Roma e vuoi migliorare l’ illuminazione della casa dove vivi questi potrebbero essere dei consigli ottimi da seguire!
Roma è una città ospitale e magica, caratterizzata da un buon clima e con una buona luce naturale per gran parte dell’anno; le belle giornate e la luce solare donano a chiunque vive a Roma gioia e voglia di stare all’aperto; questo perché le radiazioni luminose agiscono sullo stato psicofisico dell’essere umano in relazione al cosiddetto “Ciclo Circadiano” (coniato da Franz Halberg), ossia il ciclo di 24 ore della luce solare, che agisce regolando alcune delle funzioni fisiologiche dell’uomo, quali il rapporto sonno-veglia, la temperatura corporea, il battito cardiaco ecc.

Ma come fare per ottenere gli stessi effetti positivi sull’umore e la salute anche attraverso la luce artificiale, magari all’interno della nostra abitazione? Come migliorare l’ illuminazione della casa?

Se vivi o vuoi comprare casa a Roma e desideri valorizzarla al meglio, affiancando nel modo più corretto la luce artificiale a quella naturale, ci sono tanti piccoli accorgimenti da tenere in considerazione nella scelta dei corpi illuminanti, della tipologia di sorgente luminosa e della disposizione stessa dei punti luce.

Ogni progetto di interior design deve necessariamente tener conto del fattore luminoso, in quanto la luce rappresenta un elemento fondamentale dell’architettura, tanto da configurarsi come la sua quarta dimensione, capace di definire gli ambienti e sottolinearne il design, di creare effetti scenografici, strutturare precise atmosfere, trasmettere emozioni e conferire benessere psicofisico all’essere umano.

Cos’è la luce?

La luce, tecnicamente, viene definita come il campo delle radiazioni elettromagnetiche compreso tra le lunghezze d’onda di 380 nm e 780 nm, in grado di raggiugere il nostro cervello attraverso la retina, consentendoci in tal modo di avere una percezione visiva del mondo che ci circonda.

Nel campo delle radiazioni visibili, ogni lunghezza d’onda viene percepita come un colore specifico nella successione che va dal violetto (circa 400nm), all’azzurro (450 nm), al verde (500 nm), all’arancione (600 nm) al rosso (700 nm).

La “Human Centric Lighting” (HCL) è il principio che promuove il benessere, l’umore e la salute delle persone attraverso la progettazione di un adeguato e corretto illuminamento degli ambienti interni, in grado di garantire concentrazione, sicurezza e benessere.

Ma come possiamo illuminare in modo corretto gli ambienti interni alla nostra casa?

La casa in cui viviamo è l’ambiente che ci personalizza maggiormente, deve rispondere alle nostre esigenze ed al nostro gusto, rappresentandoci al meglio e garantendoci la giusta armonia anche attraverso una adeguata illuminazione degli ambienti interni.

Le conoscenze scientifiche e tecniche sono strumenti indispensabili per ottenere quegli effetti di luce che vogliamo realizzare nel nostro spazio privato.

Ma quali sono le grandezze illuminotecniche?

  • Flusso luminoso: la quantità di luce emessa nell’unità di tempo da una specifica sorgente o apparecchio luminoso, misurata in lumen (lm).
  • Efficienza luminosa: (lm/W) data dal rapporto tra flusso luminoso e potenza elettrica assorbita (misura dell’economicità del corpo illuminante).
  • Intensità luminosa: la quantità di luce emessa in relazione ad una specifica direzione, misurata in candele (cd); essa dipende prevalentemente dagli elementi che indirizzano la luce (ad esempio i riflettori) e viene rappresentata attraverso la “curva fotometrica”.
  • Luminanza: definita come il rapporto tra l’intensità luminosa emessa da una sorgente nella direzione dell’osservatore e l’area apparente della superficie emittente (cd/mq).

Essa dipende prevalentemente dall’indice di riflessione delle superfici in relazione a materia e colore.

  • Illuminamento: quantità di flusso luminoso incidente su una superficie, misurato in lux (lx) e dato dal rapporto tra flusso luminoso ricevuto da una superficie e l’area della superficie stessa.

L’illuminamento necessario per ogni ambiente è stabilito da specifiche normative in materia, per esempio EN 12464-1/2011 “illuminazione sui posti di lavoro interni”.

Per ogni ambiente della casa viene definito un preciso valore di riferimento per ottenere un illuminamento ottimale, ad esempio nel bagno sono richiesti 100 lux per l’illuminazione generale mentre nella zona davanti lo specchio la richiesta è di 300 lux

Requisiti qualitativi e fondamentali dell’illuminazione sono dati da altri due fattori:

  • Colore della luce, misurato in Kelvin, può essere di tre tipi: caldo (fino a 3300K – giallo), neutro (3300-5300K – bianco), fredda (da 5300K – azzurro).

Per ambienti casalinghi è altamente consigliabile avere apparecchi luminosi a luce calda.

  • Resa cromatica, ossia la proprietà di un apparecchio luminoso di restituire i colori il più fedelmente possibile rispetto alla sorgente di riferimento (Il sole).

(Ra = 100 – prestazione migliore).

Ra > 90 = resa cromatica eccellente;

Ra > 80 = resa cromatica buona (mai scendere al di sotto di questo valore nei luoghi di lavoro).

Tipi di illuminazione della casa:

  • Diretta: gli apparecchi illuminanti posti a soffitto con luce incidente direttamente sui piani di lavoro consentono un’elevata efficienza energetica, ma va posta particolare cura per evitare ombre e abbagliamento; il soffitto può apparire scuro (effetto caverna).
  • Indiretta: la luce direzionata verso il soffitto illumina indirettamente gli ambienti, con un effetto diffuso, evitando facilmente ombre e abbagliamento e permettendo una disposizione più libera degli arredamenti. Tuttavia, ha una minore efficienza energetica.
  • Diretta/Indiretta: gli apparecchi luminosi emettono sia luce diretta sui piani di lavoro sia indiretta (riflessa dal soffitto sul piano), creando un ambiente caratterizzato da comfort visivo e garantendo una disposizione flessibile. Il rapporto tra efficienza energetica e qualità della luce risulta ben equilibrato.

Per progettare l’illuminazione della casa a Roma in modo creativo e funzionale è assolutamente necessario un sopralluogo dell’immobile, procedendo al rilievo dello stato attuale, che conterrà, planimetria e sezioni dell’appartamento, informazioni quali posizione dei punti luce, tipologia delle murature (portanti e non), posizione dei vari mobili (tavolo da pranzo, divani ecc), l’indicazione delle caratteristiche superficiali (colore e brillantezza), le altezze dei locali e dei mobili.

Avendo a disposizione tutti questi dati possiamo procedere con l’individuazione delle varie aree da illuminare nei diversi modi possibili, iniziando dal valutare in prima istanza il numero e la tipologia dei punti luce in relazione ai diversi ambienti. Per esempio, in soggiorno potrà essere necessario disporre di un’illuminazione generale, a cui affiancare un punto luce direzionale sul tavolo da pranzo e magari un elemento puntuale per la lettura accanto alla zona divani. A queste illuminazioni più generali è possibile aggiungere anche altre illuminazioni per realizzare delle precise atmosfere: per ascoltare musica, per conversare tra amici o per cene d’effetto, per guardare la TV ecc.

E’ possibile, altresì, creare degli effetti scenografici studiati ad hoc per poter illuminare qualcosa nello specifico, ad esempio una libreria, un quadro od anche per decorare un ambiente attraverso effetti luminosi; esistono lampade che creano giochi di luce colorata installabili, ad esempio, nella doccia o sulla vasca da bagno per rilassarsi attraverso gli effetti della cromoterapia.

Dopo aver definito dove, come e cosa illuminare, si procede nell’individuazione dello specifico corpo illuminante a seconda del tipo di installazione: lampade da terra, da parete o da tavolo, lampade a sospensione o a soffitto, binari, incassi e la scelta del tipo di lampada può essere molto soggettivo nel design ma occorre che risponda a precise norme tecniche, in quanto non tutti gli apparecchi luminosi garantiscono la stessa quantità e qualità di luce.

Ognuna di queste tipologie può avere diverse fonti luminose: a incandescenza, alogene, fluorescenti, a ioduri metallici o a Led. Oggi si predilige l’utilizzo di sorgenti luminose a led, più durature nel tempo (necessitano di minore manutenzione) e più economiche in termini di consumo energetico.

Infatti, normative illuminotecniche, oltre a definire i valori ottimali di illuminazione al fine di mantenere il benessere psicofisico ed il comfort visivo degli utenti, regolano l’efficienza energetica anche in relazione ai consumi dell’illuminazione attraverso l’indicatore LENI (Lighting Energy Numeric Indicator) calcolato in conformità alle normative EN 15193.

L’indicatore LENI indica il consumo energetico reale di un impianto illuminotecnico (kWh/anno mq) e consente all’impianto di ottenere la certificazione energetica prevista dalla direttiva europea sull’efficienza degli edifici.

Attualmente, sono numerosi i finanziamenti stanziati in Italia per sostituire gli apparecchi tradizionali ad alti consumi energetici con un’illuminazione della casa a led, in grado di garantire una resa equivalente in termini di lumen e di calore della luminosità, ottenendo un notevole risparmio in bolletta nei primi anni di utilizzo del nuovo impianto.

Se necessiti di un progetto di lighting design a Roma o se vuoi convertire il tuo impianto illuminotecnico per ridurre i consumi giornalieri, non esitare a contattarci per richiedere un preventivo ed avere indicazioni dettagliate attraverso uno studio mirato.

Realizzeremo un progetto su misura per illuminare al meglio la tua casa!

Condividi questo Post sui Social

Categorie

I NOSTRI PROGETTI